Divenire comunità.
PARTE PRIMA – IL POTERE SIGNORILE: DALLA FEDELTÀ ALLA CONTESTAZIONE DEL PRIVILEGIO
I. La dimensione locale del potere: l’autorità signorile nella tarda età comunale
- La fragilità del potere signorile:
- – la mancata ristrutturazione dell’insediamento;
- – una popolazione di uomini liberi
- La scomparsa delle enclaves giurisdizionali
- Le podesterie rurali tra potere signorile, sviluppo delle comunità rurali, controllo urbano del contado
- La crisi del comune cittadino e le nuove condizioni della solidarietà signori–uomini
II. I signori nello stato territoriale: la mediazione clientelare
- La conquista viscontea e la riforma circoscrizionale
- Un esperimento fallito: il signore console del comune rurale
- La politica feudale dei Visconti e degli Sforza: il riconoscimento negato al potere locale
- I nuovi rapporti tra signori e comunità: la mediazione politica;
- – la separatezza istituzionale
- La mediazione signorile: i rapporti economici e le istituzioni ecclesiastiche;
- – i rapporti politici
- L’impegno verso il principe: la pacificazione dei sudditi;
- – il controllo della frontiera;
- – l’obbedienza dei sudditi;
- – i Balbiani feudatari di Chiavenna;
- – i feudatari lariani e ticinesi;
- – i signori e gli uffici dello stato
- L’impegno verso gli uomini: la rappresentanza e la protezione;
- – l’identificazione di signori e sudditi nel linguaggio della corrispondenza
- L’armonizzazione degli interessi del principe e degli uomini
III. Mediazione e tensioni
- Protezione e consenso nella rappresentazione ideale del potere signorile
- Le tensioni tra signori e uomini nella seconda metà del Quattrocento
- La concorrenza signorile
- I rischi del mediatore
- I Balbiani di Chiavenna: le tensioni territoriali;
- – l’opposizione dei borghi;
- – le clientele rurali
- La crisi della mediazione politica: le pressioni dello stato;
- – la concorrenza delle comunità e delle loro élites nel controllo dei conflitti;
- – l’accesso all’informazione;
- – le strategie della disobbedienza
IV. L’elusione del ruolo politico del signore: Sondrio
- Coesione comunitaria e strategie di gruppo nel conflitto anti–signorile
- Grosio e Sondrio: assetti territoriali, polarità sociali, distribuzione della ricchezza
- Il conflitto latente tra signori e uomini a Sondrio nel 1477
- L’opposizione nobiliare e il sostegno delle clientele rurali al potere dei Beccaria
- L’eclisse cinquecentesca dell’autorità signorile e la nuova identità comunitaria
- La mutata fisionomia della nobiltà sondriese: il ricambio sociale;
- – i patrimoni;
- – i saperi giuridici;
- – il prestigio sovra–locale;
- – il crescente coinvolgimento nelle istituzioni comunitarie;
- – il distacco dai Beccaria
- I vicini del borgo e gli abitanti delle contrade: i legami con i Beccaria;
- – l’estromissione dal vertice comunale
- La marginalizzazione dei signori
- La concezione delle risorse: le finalità clientelari dei Beccaria, la razionalità economica dei nobili del borgo
- I modelli della convivenza: la solidarietà orizzontale dell’élite, la lealtà verticale signori–clienti
- Le rappresentazioni sociali dell’autonomia comunitaria: l’architettura civile del borgo;
- – le cronache del XIV e del XVI secolo
V. L’attacco al privilegio: Grosio
- I Venosta tra integrazione nella comunità e identità aristocratica
- I primi conflitti quattrocenteschi per il controllo delle risorse economiche
- I Venosta nelle cariche della comunità: l’assenza trecentesca;
- – l’accesso dei rami minori nel XV secolo;
- – l’integrazione dei rami maggiori
- La crisi cinquecentesca:
- – la staticità dei rapporti agrari;
- – le favorevoli condizioni del credito;
- – lo sviluppo dell’allevamento e la concorrenza per il controllo dei pascoli;
- – la contestazione della separatezza signorile dalla comunità e del privilegio fiscale
- Il distacco dei Venosta dalle istituzioni comunali
- La dissociazione degli spazi della socialità comunitaria e signorile
- I nuovi mediatori politici di estrazione vicinale
- La marginalizzazione politica della clientela signorile
- La politica comunale di erosione delle lealtà signorili
- L’isolamento dei signori
- La prevalenza della solidarietà orizzontale nelle scelte dei grosini
- I limiti della solidarietà signorile: le divisioni interne di Venosta e Quadrio;
- – i rapporti con lo stato;
- – il circuito del credito
VI. Parità e distinzione sociale nel XVI secolo
- Le comunità contro il privilegio dell’esenzione fiscale
- Un progetto di convivenza: la parità tra signori e vicini nella proposta degli uomini
- La sanzione dei governanti
- L’identificazione aristocratica nel comune rurale
VII. Riepilogo
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