Vista: è una pergamena molto vecchia e se ne può osservare solo una parte perché l’altro pezzo è stato probabilmente strappato.
Il suo colore è un giallino pallido pallido, l’inchiostro è marrone scuro.
Tatto: su un lato la pergamena è ruvida cioè dove è stata scritta, invece l’altra parte è più liscia perché è il lato in cui è stato tolto il pelo.
Olfatto: questa pergamena è del 1409, ha un odore strano.
Udito: se si fa scricchiolare, si produce un rumore secco.
Maria Cristina
Vista: è una pergamena scritta in Latino sul lato carne.
La pergamena è di un colore marroncino–giallo quasi ocra; l’inchiostro ha dei riflessi color oro.
Nel lato pelo è piena di follicoli e in certi punti è un po’ strappata perché è molto vecchia.
Sempre nel lato pelo in alto a destra c’è la data in cui è stata scritta 1409.
Olfatto: ha un odore persino acido e sa anche un po’ di cenere.
Si sente anche che è molto vecchia perciò non si odora quel "profumo fresco" di cose appena comperate o il pane appena sfornato.
Udito: se sta ferma la pergamena non fa rumore; però, se noi la muoviamo e mentre l’arrotoliamo ascoltiamo attentamente, anche la pergamena produce un rumore.
Quel rumore è uno scricchiolio molto forte.
Tatto: la pergamena, nel lato carne è più liscia mentre nel lato pelo è più ruvida.
Se tocchiamo la pergamena, e mettiamo un dito sull’inchiostro questi scompare perché la pergamena su cui è scritto ha molta antichità e fragilità.
Valentina
Vista: la pergamena nella parte davanti è quasi bianca, dietro è di un marroncino che cambia di tonalità.
La lingua è il Latino, la scrittura è un corsivo raffinato; dietro ci sono dei puntini neri che si chiamano follicoli.
In alto a destra c’è scritto in nero scuro 1409: è la data in cui è stata scritta.
Udito: quando accartoccio la pergamena scricchiola un po’, invece quando la srotolo si sente come un suono di secco, come quando si pesta una foglia secca.
Tatto: nel lato dove si scrive, che si chiama lato carne, è liscia; invece, nella parte dove non si scrive, che si chiama lato pelo, è ruvida.
Olfatto: la pergamena ha un odore un po’ strano, sembra quasi di bruciato e di vecchio.
Valentina
Questo documento parla della vendita di un campo. È scritto in corsiva notarile. In questo documento manca un pezzo. Questo documento è scritto su una pergamena che viene ricavata dalla pelle della pecora. La parte "interna", chiamata lato carne, è più morbida, mentre quella "esterna", chiamata lato pelo, è più ruvida. Al lato carne c’è scritta la data a cui il documento risale e il suo riassunto. Quando si apre si sente un rumore come delle foglie secche. Dove ne manca un pezzo, i lati sono ruvidi e leggermente appuntiti. La pergamena è marrone con molte sfumature di giallo.
Lorenzo
Questo documento è una fonte scritta, risale all’anno 1409 d. C.
Tramanda la vendita di un campo.
È scritta nella scrittura tipica dei notai, che si chiama corsiva notarile.
Questa è scritta in Latino, con una calligrafia molto difficile da decifrare.
Toccando la pergamena, si sente la differenza tra la parte scritta, che è la più morbida, e quella al lato opposto, molto più ruvida.
Sul bordo è un po’ appuntita e più ruvida rispetto alla parte scritta.
Quando la maestra Rita l’ha aperta si è sentito il rumore come quello delle foglie quando le schiacci.
Ha un colore spento dalla parte scritta, e un colore più intenso dalla parte non scritta.
È un po’ sbiadita a causa del tempo.
Ha un odore di legno bagnato e di vecchio.
Debora
Questo documento risale al 1409, data scritta sul retro in alto a destra, e tramanda la vendita di un campo con scrittura corsiva notarile. Si può notare che la scrittura è molto piccola. La pergamena risulta più chiara nella parte dove c’è il testo. Essa ha delle sfumature scure sui lati e il suo margine è come se fosse stato strappato. Il suo odore è un po’ sgradevole, come di muffa. Nel momento in cui la maestra ha aperto la pergamena sembrava di schiacciare delle foglie secche. Quando l’ho toccata ho notato che la parte dove c’era scritto il testo era più morbida, mentre tutto il resto risultava più ruvido, e si potevano sentire dei rilievi nei quali era attaccata la lana della pecora.
Chiara
Tatto: la pergamena è ruvida e molto porosa dalla parte del pelo; liscia dal lato della carne.
È ruvida nel lato pelo perché ci sono i fori dei peli a renderla così.
Vista: alla vista la pergamena sembra tutta liscia e di colore uguale; ma, osservandola bene, si nota che dietro il colore è più scuro e davanti più chiaro.
Olfatto: il suo odore è molto simile a segatura e legno.
Udito: la pergamena fa un rumore simile al fruscio delle foglie in autunno.
Il documento narra di una vendita di un campo e risale al 1409 d. C. ed è scritto da un notaio in corsiva notarile. La pergamena è ruvida e molto porosa dalla parte del pelo; liscia dal lato della carne. È ruvida perché ci sono i buchi della lana. A prima vista sembra tutta uniforme e dello stesso colore; ma osservandola si nota che variano molto i colori, soprattutto al centro e ai lati. Il suo odore è molto simile a segatura e legno. Essa fa il rumore delle foglie secche in autunno.
Marco
Il documento risale al 1409 ed è scritto in corsiva notarile, che era la scrittura dei notai.
È un documento di vendita. Il suo colore è marrone nella parte posteriore, e nella parte anteriore più ingiallita.
Nella parte posteriore c’è scritta la data a cui risale e anche il riassunto del documento
(che si chiama regesto).
Nella pergamena manca un pezzo e il bordo è tutto consumato dal tempo.
Nella parte scritta è più liscia, nella parte posteriore più ruvida, perché si possono notare ancora i fori da dove è stata tolta la lana della pecora.
Il suo odore è di polvere e deriva dal fatto di essere vecchia.
Le parole sono scritte in Latino, hanno delle sfumature e sono sbavate.
Quando si piega la pergamena si sente uno scricchiolio come una porta vecchia.
Giulia
Sabato scorso, durante l’ora del corso di Storia, la maestra Rita ci ha tirato fuori da un sacchetto di tela due pergamene: una era arrotolata, l’altra piegata.
La pergamena che abbiamo osservato con maggiore attenzione aveva due facciate: una scritta, l’altra no.
Quella scritta era più chiara, invece quella non scritta era più scura.
La scrittura era strana: l’inchiostro "sporgeva".
La parte chiara era ruvida, mentre l’altra no.
Odorandola si sentiva la puzza delle scarpe nuove, ma meno forte.
Prima di farcela toccare, annusare e vedere, Rita l’ha srotolata come la fisarmonica e il rumore era come quello della carta quando l’accartocci, ma molto molto più intenso.
Alex
Prima di descrivere la pergamena, l’insegnante ce l’ha presentata, poi ci ha detto di descriverla con quattro sensi: udito, vista, tatto, olfatto:
Stefania
La pergamena che abbiamo visto era del 1409, era scritta con una scrittura diversa dalla nostra, con inchiostro nero. La pergamena su un lato era ruvida e sull’altro era liscia e scritta, non era molto lineare e un po’ rovinata sui lati. Era di colore giallastro ed era stata strappata. A toccarla faceva il rumore uguale a quello di una foglia secca e aveva un odore di fumo o di zolfo.
Laura
Il documento è una fonte scritta; quello mostrato dalla maestra risale al 1409. È scritto con una scrittura notarile e tramanda la vendita di un campo.
Toccando la pergamena si può sentire che è ruvida nel lato pelo, cioè il lato dietro, morbida nel lato carne, cioè quello della scrittura.
Il rumore è come quello delle foglie secche quando si schiacciano.
La pergamena ha un odore particolare, a me ricorda il fumo dei camini.
I bordi della pergamena sono frastagliati.
Il colore della pergamena è marrone dietro, più intenso dove c’è un appunto del notaio, ocra nella parte scritta; sui bordi si nota un colore molto scuro.
Il colore della scrittura varia di intensità, dal marrone chiaro al marrone scuro, fino al nero.
Cristina
È una pergamena scritta in corsiva notarile e toccandola dal lato carne è più liscia, invece dall’altra parte (lato pelo) è più ruvida. Toccandola si sente anche il suo rumore piuttosto sordo. È un documento di vendita molto antico (infatti risale al 1409); a guardare bene si vede che manca un pezzo. Annusando la pergamena si sente il suo odore di vecchio, perché è stata tanto tempo in archivio. È di colore marrone nella parte del pelo e gialla con sfumature marroni al lato carne.
Antonio
Michele
Fa dei "crek" e non profuma. È lunga e si scriveva appiccicato. È sottile. È chiara al centro e più scura sui lati, manca un pezzo nella parte sinistra. I lati sono un po’ mangiucchiati. È del 1409 d. C., cioè circa 600 anni fa, ed è un documento di vendita. Il colore è molto scuro, quasi nero, ma assomiglia anche al marrone scuro.
Simone
Toccando la pergamena si può dire che è liscia da una parte e ruvida dall’altra: dove c’è la scrittura è più liscia, mentre dove c’era il pelo è più ruvida.
Ascoltando si può dire che è vecchia perché "scricchiola" tutta.
Vedendola si può dire che è tenuta molto bene, perché era molto rara e perché per farla bisognava uccidere una pecora.
È scritta in Latino, in scrittura corsiva.
Dove c’è la parte dei peli c’è un riassunto fatto da un notaio e la data che indica a quando risale quel documento.
È di un colore marrone chiaro.
È una importante fonte scritta.
L’inchiostro è nero e marrone.
Odorandola si sente che è stata conservata in un archivio.
Andrea
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