Sabato mattina, verso le 9.05, siamo andati al castello di Bellaguarda per osservarlo da vicino e per scoprire quante cose può ancora nascondere, come fonti di tutti i tipi o resti di scheletri di animali o di uomini.
Quando siamo arrivati, all’inizio abbiamo visitato tutte le stanze dalla più bassa fino alla torre (non siamo entrati in tutte però).
Discutendo e visitando le varie parti dell’edificio abbiamo capito che il castello è una vera e importante fonte architettonica.
Poi abbiamo cercato un posto dove sederci e fare uno spuntino.
La maestra Rita ci ha detto di disegnare la cosa che ci piaceva di più; io ho disegnato un magazzino e il portone che era l’entrata più grande che avevano.
La maestra ci ha anche spiegato che nel castello non erano avvenute tante battaglie, anche perché Tovo tanti anni fa era come oggi un paesino tranquillo.
Alla fine siamo ritornati a scuola per provare una volta la canzone.
Che giornata STORICA!
Valentina
Sabato 12 maggio, siamo andati con gli insegnanti Annamaria e Domenico, e con la maestra Rita, a visitare il castello di Bellaguarda. Siamo saliti lungo un sentiero e ci siamo ritrovati in un bosco di latifoglie; siamo saliti sulla collina dove sorgono i resti del castello. Abbiamo attraversato un portone di legno pesante e, una volta che eravamo tutti entrati, abbiamo trovato un prato circondato da un muro merlato. La maestra ci ha spiegato che una volta quell’altura era priva di alberi, ma che era coperta di coltivazioni e di vigne.
La parte più antica del castello era la torre che risale al 1100–1200.
Dopo averlo esplorato tutto, ci siamo seduti a "merendare".
Tutti hanno aperto gli zaini e chiacchierando abbiamo mangiato la nostra merenda.
Poi ognuno, munito di foglio e matita, ha copiato dal vero una parte del castello.
Io e Maria Cristina ci siamo sistemati su un muretto e con grande concentrazione e impegno abbiamo disegnato una finestra.
I maestri dopo un po’ ci hanno chiamati e noi siamo dovuti andare via e ridiscendere il sentiero.
Arrivati a scuola, le mamme ci attendevano. È stata una giornata interessante.
Jonathan
Noi ragazzi di quinta e di quarta, con la maestra Rita, finalmente partiamo per andare alla scoperta del castello di Bellaguarda.
Prima di avviarci, la mitica storica ha ritirato gli incarichi realizzati da ciascuno, infine ci siamo ritrovati tutti in corridoio con la quarta per cantare insieme la nostra canzone.
Verso le 9.00 circa ci siamo incamminati verso il castello che si trova sopra Prestino; abbiamo attraversato delle viuzze del paese e siamo arrivati alla "Madonnina" …
Un attimo fatemi riprendere un po’ di fiato!
La "Madonnina" è una piccola chiesetta che sorge sotto il castello.
Qui ci siamo fermati un attimo perché il maestro Domenico ci ha spiegato alcune cose su questa chiesetta e per fare riposare il piede di Rita che se lo era rotto poco tempo fa.
Riprendiamo la nostra camminata percorrendo dei sentierini che sorgono sul colle; la maestra ci ha spiegato che quando il castello era ancora abitato questo promontorio era privo di alberi perché era tutto coltivato, mentre ora è coperto da un fitto bosco.
I sentierini erano molto in pendenza, ma in dieci minuti circa eravamo al castello.
Ora è in bella vista perché hanno lasciato solo pochi alberi; di sera fa ancora più effetto perché ci sono i fari che lo illuminano.
Arrivati, ci siamo seduti e abbiamo ascoltato le spiegazioni.
Proseguendo la scoperta, siamo saliti ed entrati alla torre che è il punto principale ed è anche il più alto.
Infine abbiamo visitato i resti delle cucine e dei forni.
Poi abbiamo fatto merenda e per concludere la giornata abbiamo disegnato una parte del castello.
Io ho disegnato la torre perché, pur non essendo un’artista, mi sembrava più semplice.
Riordinate tutte le cose, ci siamo avviati per ritornare a scuola.
Rita ha fatto molta fatica, ma l’ho aiutata facendole da sostegno.
Arrivati a scuola ci siamo riposati.
È stata una bellissima gita: faticosa, ma informativa.
Stefania
Sabato scorso con l’insegnante di Storia siamo andati al castello di Tovo.
La camminata è stata faticosa, ma alla fine, arrivati, siamo entrati dal portone principale.
Dentro era immenso e pieno d’erba.
Ci siamo seduti e la maestra Rita ha spiegato un po’ di cose sul castello.
Poi siamo saliti su una lunga scalinata e siamo arrivati al piano successivo.
Saliti ancora un po’ di scalini, siamo arrivati alla torre.
La maestra ha detto che la torre è la parte più antica, mentre altre parti del castello sono state costruite
dopo e sono più recenti.
Siamo entrati dentro la torre: era alta e, all’interno la soletta era crollata.
Dopo la spiegazione abbiamo fatto merenda: a me sembrava di essere tornata in quell’epoca antica.
Io poi ho disegnato la torre.
Il castello per me è come un nonno vecchio che sa tutto sul piccolo paese di Tovo.
Valentina
Sabato 12 maggio, dopo una cantata, siamo partiti per andare al castello di Bellaguarda.
Io ero molto emozionato perché era una bella gita insieme.
Dopo una lunga camminata siamo arrivati al castello: era bellissimo, c’erano molte mura intorno per difendersi.
Fino alle 10.00 l’abbiamo visitato, la maestra ci ha spiegato che non era un castello dove si erano svolte molte guerre e lotte, ma che era una struttura di difesa dove c’erano anche magazzini.
Poi abbiamo fatto la merenda.
In seguito, Rita ci ha detto di fare uno schizzo di una parte del castello: io, Matteo, Alessandro e Rita abbiamo disegnato l’arco del portone d’entrata che a me piace un sacco perché sembra quello dei Babilonesi.
Alla fine il maestro Domenico ci ha spiegato una tecnica di disegno e ci ha fatto vedere il suo schizzo.
Alle 12.03 siamo arrivati a scuola.
È stata una bella gita al castello di Tovo, insieme.
Aldo
Sabato scorso siamo andati al castello di Tovo con la maestra Rita.
Siamo partiti da scuola alle ore 9.00 e siamo arrivati alle 9.30.
Arrivati, la maestra ci ha detto di toglierci dalla mente che in questo castello c’erano state tantissime battaglie, tantissimi incendi, tanti prigionieri di guerra, tanti schiavi e tanti assalti nemici; soprattutto ho capito che nel castello di Tovo non vivevano né re né imperatori.
Abbiamo visitato il castello, abbiamo fatto merenda e poi il disegno della torre, oppure del portone principale, o di una casa, o di una finestra.
Poi siamo tornati a scuola stanchi ma felici.
Yousef
Sabato 12 maggio, siamo andati al castello di Bellaguarda con la maestra Rita che ci ha spiegato molte cose sul castello. Arrivati, dopo aver parlato della curtis, siamo entrati. La maestra ha detto che nella seconda balza c’erano un forno e una macelleria perché sono state ritrovate ossa di animali e i resti di un forno. Poi siamo andati a vedere la torre. Lì vicino abbiamo osservato le mura di cinta appoggiate alla torre. Ci siamo quindi divisi in alcuni gruppi e siamo andati a disegnare alcuni particolari del castello: io la torre.
Dal castello ho imparato che le cose non sono sempre come ce le immaginiamo. Per esempio, io pensavo che lì ci fossero un re e una regina; invece ho scoperto che era abitato da persone normali e da un dominus che era tipo il sindaco.
Veronica
Sabato 12 maggio, noi e la quinta siamo andati al castello di Bellaguarda. Siamo partiti alle 9.00 e, finalmente giunti alla "Madonnina" con grande fatica, abbiamo proseguito su un sentiero stretto e dovevamo andare in fila indiana. A metà strada iniziava a vedersi una torre: era quella del castello! Prima di ripartire dopo una breve sosta, io, Alessandro e Matteo abbiamo fatto rifornimento di fragole di bosco. Arrivati al castello (erano le 10.00), Rita ci ha spiegato un po’ di cose sul castello e io, mentre sentivo le spiegazioni, ho trovato un pezzo di ferro che sembrava un sasso. La maestra ci ha fatto entrare e subito siamo andati alla torre. Io e Jonny ci siamo entrati e a me venivano i brividi e Jonny diceva sotto voce: "E’ molto interessante!" e continuava a ripeterlo. Dentro la torre c’era freddo e buio.
Poi siamo usciti perché era ora di mangiare. Michela mi ha fatto cancellare un paio di foto dalla sua macchina fotografica digitale perché lei non era capace.
Abbiamo mangiato; io ho mangiato un delizioso toast alla bresaola e ho bevuto una bottiglietta di tè alla pesca.
Rita ci ha detto di ricopiare un pezzo del castello, quello che ci aveva colpito di più, ma poco dopo siamo dovuti tornare a scuola perché era tardi.
È stata una giornata strabellissimissimisssimssimisssima!
Manuel
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