Passeggiate morbegnesi

Di Morbegno avevo sentito parlare tante volte dal papà, che in Sant’Antonio mi raccontava di avere dormito con i suoi alpini del Battaglione Valchiese; ancora dal papà avevo sentito dire che era una cittadina vivace, di gente che si dava da fare con ingegno e competenza. Mi raccontava di piacevoli chiacchierate con monsignor Antonio Marchesini e con il notaio Adolfo Greco, e di altre buone conoscenze. Ma mai avrei immaginato che le avventure della vita mi avrebbero portato ad insegnare Storia dell’arte nel neonato liceo artistico e che qui avrei messo radici professionali ed affettive.
L’incontro con questa città è stata, ed è, una continua sorpresa: mi aprii con curiosità e lentamente alla scoperta della specificità dei luoghi, con la consapevolezza che così un tempo non erano. Con una lente d’ingrandimento tra le mani mi sono messa sulle loro tracce. Dagli amici è venuta la spinta a raccontare, dapprima nelle visite guidate delle Le Nevi di un Tempo e poi, qui e là, sulla stampa locale.
Le passeggiate morbegnesi, nella banalità di certi giorni, ti cambiano appena girato l’angolo e sono diventate numerose occasioni di incontri, occasioni per aprire i libri e per conoscere più a fondo. Non nego che mi servano anche per rendere più stimolante il mio lavoro. Ora con Ad Fontes viaggiano per il mondo e vi invitano a scoprirle.
Prendo in prestito dal bellissimo libro di Gavina Ciusa L’isola di mio padre questo pensiero che condivido: «… vivere tra monti solitari o nella città più vivace del mondo è la medesima cosa, purché l’essenziale sia dentro di noi».

Evangelina Laini





Non conosci Morbegno? Non sai dove si trovano i monumenti protagonisti delle passeggiate? Li abbiamo identificati per te sulle mappe di Google.


Nota dalla redazione di Ad Fontes:


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