Non è detto che, ai diversi livelli della contrada, del comune e della federazione, la rappresentazione analitica e la logica gerarchica, che finora abbiamo considerato come concorrenti (§ 2.4), fossero mutualmente esclusive. L’incontro tra i due modelli poteva dare luogo ad esiti diversi: l’assunzione della graduatoria del prestigio individuale all’interno della partizione territoriale (§ 2.5.1); la giustapposizione dei due schemi (§ 2.5.2); la proiezione sul territorio del principio gerarchico, che ordinava la pluralità delle comunità in un modello piramidale, i cui piani non erano più scanditi dalla posizione personale, ma dal rango degli insediamenti e delle istituzioni locali (§ 2.5.3). Queste diverse soluzioni, in ogni caso, confermano come tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, anche in queste zone rurali, una concezione gerarchica dei rapporti politici e sociali, pure affrontando corpose alternative culturali, stesse allargando il proprio consenso.
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