Nota della redazione

L’Associazione culturale Ad Fontes, sin dall’inizio delle sue attività, ha scelto di privilegiare le forme di comunicazione ipertestuali. Il saggio di Massimo Della Misericordia, che ora ha il piacere di ospitare nel suo sito, in modo assai efficace esemplifica ed esalta le potenzialità di questo linguaggio.

Si desidera porre l’accento su alcuni di questi aspetti, per agevolare l’accesso alla lettura.

La ricerca propone un’indagine condotta su scritture notarili, considerate analiticamente anche nella loro veste grafica. Il continuo accostamento di testo e immagini, insieme alle note di apparato, trova la propria efficacia comunicativa nello strumento dell’ipertesto, che amplifica le potenzialità euristiche di uno studio condotto secondo queste linee di ricerca. In tal modo l’ipertesto dispiega in modo evidente la sua potenzialità più affascinante: tenere insieme –contemporaneamente– diversi elementi che in un testo tradizionale potrebbero essere esposti soltanto in passaggi successivi. Così l’ipertesto appare strumento particolarmente adatto per porre in luce e valorizzare la complessità delle situazioni reali, nei loro numerosi aspetti indagati da Della Misericordia.

L’ipertesto, generato da Ugo Zecca, consente al lettore l’accesso alle informazioni secondo percorsi diversi e diversamente collegabili.
Una delle possibili chiavi di accesso ai contenuti (testuali e grafici) è la lettura lineare del lavoro, come in un tradizionale testo a stampa. Il pdf navigabile valorizza questo tipo di approccio, consentendo anche la stampa integrale del lavoro entro un’accurata cornice grafica.
È percorribile anche la strada della lettura autonoma delle tre sezioni che articolano il saggio. Qualora si privilegi tale approccio, non dovrà stupire il fatto di ritrovare, nell’ultima delle tre parti, delle rielaborazioni di riferimenti già comparsi oppure di riconoscere delle immagini di documenti già proposti nelle parti precedenti. Tale scelta è evidentemente determinata dalla volontà di conferire autonomia a ciascuna delle tre sezioni in cui è articolato il lavoro.
Il lettore potrà liberamente scegliere anche percorsi differenti, a partire dal dettagliatissimo sommario iniziale o dall’indice conclusivo delle immagini; potrà scegliere anche di iniziare la lettura da uno dei ‘nodi’ all’interno del testo.

Il lettore si trova di fronte ad uno studio assai articolato e innovativo. Si tratta, nella saggistica italiana di ambito medievistico, di un esempio raro di ipertesto, ideato e per la prima volta edito con riferimento progettuale specifico a tale modello comunicativo. E il linguaggio ipertestuale si rivela mezzo efficace per valorizzare e favorire la comunicazione dei contenuti di una ricerca caratterizzata da grande acribia e profondità, secondo lo stile di lavoro del suo autore.


Rita Pezzola
Associazione Culturale Ad Fontes



precedente precedente | torna sutorna su | successivo successivo